Ospedale di Desenzano

Ortopedia e Traumatologia

Direttore: Dr. Massimo Uggeri
Infermiere Coordinatore: Mara Fantoni

 

 

Contatti

 TELEFONO 030.9145.285
 FAX 030.9145.220
 EMAIL

 

Ubicazione: 2° piano (U.O. Ortopedia – Oculistica)

 

 

 EQUIPE

È costituita da Medici, Infermieri, Personale di supporto all’assistenza, Fisioterapisti, Personale amministrativo.

 

Dr.ssa Chiara Cocca medico
Dr.ssa Arianna Ghitti medico
Dr.ssa Giulia Marconato medico
Dr. Gian Maria Pastorelli medico
Dr. Fabrizio Tacci medico

 PRESTAZIONI

La U.O. di Ortopedia e Traumatologia del Presidio di Desenzano effettua trattamenti su tutto il sistema muscolo-scheletrico, con particolare specializzazione nella chirurgia protesica delle grandi articolazioni (anca, ginocchio e spalla), chirurgia della colonna compresa la patologia degenerativa, le instabilità, le stenosi vertebrali e la scoliosi, chirurgia del piede quali alluce valgo, metatarsalgie, piede piatto e cavo comprese le tecniche mininvasive e la chirurgia del piede diabetico, chirurgia delle lesioni degenerative e traumatiche di spalla, gomito, mano, ginocchio e caviglia sia con tecniche tradizionali che artroscopiche e chirurgia traumatologica riparativa delle persone anziane traumatizzate, chirurgia in urgenza dei traumi della strada e del lavoro.

Tali tipologie di trattamento a secondo del caso vengono eseguite sia in regime di ricovero ordinario, che day-hospital e ambulatoriale.

 

Attività di particolare rilievo
Grande esperienza è stata acquisita nella chirurgia delle deformità e della instabilità della colonna avvalendosi delle più moderne tecnologie a disposizione e delle riprotesizzazioni articolari, interventi molto complessi di ricostruzione di articolazioni già protesizzate ed usurate nel tempo.
Gli Specialisti ortopedici collaborano con gruppi internazionali di studio sull’impiego di nuovi biomateriali e sull’utilizzo di tecniche chirurgiche mini-invasive, che consentono una più precoce riabilitazione del paziente ed un migliore effetto cosmetico.

 

 

Modalità di accesso

Il ricovero urgente avviene attraverso il Pronto Soccorso.
Il ricovero programmato è disposto da uno specialista dell’Azienda a seguito di valutazione clinica ambulatoriale.

 

Per la prenotazione delle prestazioni ambulatoriali consulta la pagina Prenotazioni di visite ed esami

 

 PRINCIPALI INTERVENTI CHIRURGICI

Protesi d'anca

 

L’anca o articolazione coxo-femorale è una delle più importanti articolazioni del corpo ed è costituita dalla parte più prossimale del femore, chiamata testa, e da una porzione del bacino, detta acetabolo.

La possibilità di movimento fluido ed indolore è garantita dalla presenza della cartilagine articolare, dai legamenti e dai muscoli.

Quando l’articolazione è gravemente danneggiata a causa di un trauma, patologia infiammatoria o degenerativa ed un trattamento conservativo non è più sufficiente a garantire una buona qualità dell’ autonomia, il medico pone l’indicazione al trattamento chirurgico di protesizzazione

L’intervento consiste nella sostituzione di una o entrambe le superfici articolari e la scelta dell’impianto protesico dipende da alcune variabili quali l’età, la qualità dell’osso e le richieste funzionali del paziente .

 

Protesi di ginocchio

Indicazioni: la chirurgia protesica del ginocchio trova la propria indicazione nei casi di gonartrosi.

L’artrosi del ginocchio può essere primitiva o secondaria a patologie infiammatorie croniche o traumatiche , il trattamento chirurgico attuato prevede la sostituzione delle componenti femorale e tibiale,in toto o solo parzialmente  talvolta anche rotulea, attraverso una via chirurgia anteriore pararotulea mediale , l’utilizzo di diversi modelli protesici, cementate e non a secondo dell’età e delle caratteristiche cliniche del paziente. Lo scopo del trattamento è di restituire un articolazione funzionale e non dolente.

 

 

Protesi spalla

La spalla o articolazione scapolo-omerale è una delle più importanti articolazioni del corpo ed è costituita dalla parte più prossimale dell’omero, chiamata testa, e dalla glena che la accoglie.

La possibilità di movimento fluido ed indolore è garantita dalla presenza della cartilagine articolare, dai legamenti e dai muscoli.

Quando l’articolazione è gravemente danneggiata per esiti di trauma, patologia infiammatoria o degenerativa ed un trattamento conservativo non è più sufficiente a garantire una buona qualità dell’ autonomia, il medico pone l’indicazione al trattamento chirurgico.

L’intervento di protesizzazione della spalla consiste nella sostituzione delle superfici articolari interessate.mediante componenti protesiche scelte in base al caso clinico ed alle esigenze funzionali del paziente.

 

fratture vertebrali

Quando una vertebra del tratto toraco lombare è gravemente danneggiata da un trauma o da un crollo osteoporotico/ripetitivo, il trattamento conservativo (busto ortopedico) può essere sostituito da un intervento chirurgicamente poco invasivo, attraverso l’introduzione con tecnica mini invasiva di cemento  detta cifoplastica o vertebroplastica a secondo dei casi.

L’intervento viene effettuato preferibilmente in anestesia locale con recupero in tempi brevi.

E’ asintomatico e con un precoce reinserimento nella vita sociale.

fratt.vertebrali1

 

Tale procedura può essere associata anche alla chirurgia aperta come in alcuni casi di patologie  tumorali.

 

 

fratt.vertebrali2

 

 

fratt.vertebrali3 fratt.vertebrali4

patologia degenerativa della colonna-scoliosi

La patologia degenerativa della colonna ha assunto nel tempo sempre maggior rilievo nella chirurgia ortopedica poiché è legata sia a problematiche lavorative che all’invecchiamento della popolazione. Tale patologia determinata talvolta delle instabilità e deformità tali da rendere i pazienti inabili a causa del dolore  sia al lavoro e, nel caso di pazienti anziani, anche alle comuni attività della vita quotidiana.

L’intervento chirurgico di artrodesii vertebrale per via posteriore trova  la propria indicazione nei casi di instabilità vertebrale da spondilolisi  con listesi di origine degenerativa o traumatica, associata o meno a danno neurologico midollare o delle radici nervose. La fissazione viene realizzata attraverso un sistema che comprende viti transpeduncolari e barre in titanio associate ad innesti ossei.

 

 

QUADRO RADIOLOGICO PREOPERATORIO

scoliosi1 scoliosi2

 

 

QUADRO RADIOLOGICO POSTOPERATORIO

scoliosi3 scoliosi4

alluce valgo

È una delle patologie più diffuse relative all’avampiede. È una deformità ossea che consiste essenzialmente in una deviazione dell’articolazione metatarso-falangea del primo dito in direzione delle altre dita del piede. In alcuni casi l’alluce arriva addirittura ad accavallarsi con il secondo e persino con il terzo dito.

L’alluce valgo è una malformazione tipica dell’età adulta, ma può verificarsi anche nei soggetti più giovani e, in alcuni casi, anche se molto raramente, viene riscontrata anche nei neonati; peraltro, dai dati più recenti si è osservato una notevole diminuzione dell’età media di coloro che sono colpiti dalla deformità in questione. Sono i soggetti di sesso femminile quelli maggiormente interessati dal problema (10 volte più dei maschi).

La terapia varia a secondo della gravità, potrà essere conservativa negli stadi iniziali o chirurgica in quelli più evoluti con correzioni che vengono eseguite sia a cielo aperto che con tecnica mininvasiva , nel nostro reparto eseguiamo entrambe le tecniche.

 

 

 ELENCO FORNITORI PROTESICA (D.M. 332/99)

Consulta l’elenco delle ditte fornitrici di dispositivi protesici (aggiornato al 07.03.2019) che hanno manifestato disponibilità a collaborare con l’ASST del Garda.

Protesi d'anca

 

L’anca o articolazione coxo-femorale è una delle più importanti articolazioni del corpo ed è costituita dalla parte più prossimale del femore, chiamata testa, e da una porzione del bacino, detta acetabolo.

La possibilità di movimento fluido ed indolore è garantita dalla presenza della cartilagine articolare, dai legamenti e dai muscoli.

Quando l’articolazione è gravemente danneggiata a causa di un trauma, patologia infiammatoria o degenerativa ed un trattamento conservativo non è più sufficiente a garantire una buona qualità dell’ autonomia, il medico pone l’indicazione al trattamento chirurgico di protesizzazione

L’intervento consiste nella sostituzione di una o entrambe le superfici articolari e la scelta dell’impianto protesico dipende da alcune variabili quali l’età, la qualità dell’osso e le richieste funzionali del paziente .

 

Protesi di ginocchio

Indicazioni: la chirurgia protesica del ginocchio trova la propria indicazione nei casi di gonartrosi.

L’artrosi del ginocchio può essere primitiva o secondaria a patologie infiammatorie croniche o traumatiche , il trattamento chirurgico attuato prevede la sostituzione delle componenti femorale e tibiale,in toto o solo parzialmente  talvolta anche rotulea, attraverso una via chirurgia anteriore pararotulea mediale , l’utilizzo di diversi modelli protesici, cementate e non a secondo dell’età e delle caratteristiche cliniche del paziente. Lo scopo del trattamento è di restituire un articolazione funzionale e non dolente.

 

 

Protesi spalla

La spalla o articolazione scapolo-omerale è una delle più importanti articolazioni del corpo ed è costituita dalla parte più prossimale dell’omero, chiamata testa, e dalla glena che la accoglie.

La possibilità di movimento fluido ed indolore è garantita dalla presenza della cartilagine articolare, dai legamenti e dai muscoli.

Quando l’articolazione è gravemente danneggiata per esiti di trauma, patologia infiammatoria o degenerativa ed un trattamento conservativo non è più sufficiente a garantire una buona qualità dell’ autonomia, il medico pone l’indicazione al trattamento chirurgico.

L’intervento di protesizzazione della spalla consiste nella sostituzione delle superfici articolari interessate.mediante componenti protesiche scelte in base al caso clinico ed alle esigenze funzionali del paziente.

 

fratture vertebrali

Quando una vertebra del tratto toraco lombare è gravemente danneggiata da un trauma o da un crollo osteoporotico/ripetitivo, il trattamento conservativo (busto ortopedico) può essere sostituito da un intervento chirurgicamente poco invasivo, attraverso l’introduzione con tecnica mini invasiva di cemento  detta cifoplastica o vertebroplastica a secondo dei casi.

L’intervento viene effettuato preferibilmente in anestesia locale con recupero in tempi brevi.

E’ asintomatico e con un precoce reinserimento nella vita sociale.

fratt.vertebrali1

 

Tale procedura può essere associata anche alla chirurgia aperta come in alcuni casi di patologie  tumorali.

 

 

fratt.vertebrali2

 

 

fratt.vertebrali3 fratt.vertebrali4

patologia degenerativa della colonna-scoliosi

La patologia degenerativa della colonna ha assunto nel tempo sempre maggior rilievo nella chirurgia ortopedica poiché è legata sia a problematiche lavorative che all’invecchiamento della popolazione. Tale patologia determinata talvolta delle instabilità e deformità tali da rendere i pazienti inabili a causa del dolore  sia al lavoro e, nel caso di pazienti anziani, anche alle comuni attività della vita quotidiana.

L’intervento chirurgico di artrodesii vertebrale per via posteriore trova  la propria indicazione nei casi di instabilità vertebrale da spondilolisi  con listesi di origine degenerativa o traumatica, associata o meno a danno neurologico midollare o delle radici nervose. La fissazione viene realizzata attraverso un sistema che comprende viti transpeduncolari e barre in titanio associate ad innesti ossei.

 

 

QUADRO RADIOLOGICO PREOPERATORIO

scoliosi1 scoliosi2

 

 

QUADRO RADIOLOGICO POSTOPERATORIO

scoliosi3 scoliosi4

alluce valgo

È una delle patologie più diffuse relative all’avampiede. È una deformità ossea che consiste essenzialmente in una deviazione dell’articolazione metatarso-falangea del primo dito in direzione delle altre dita del piede. In alcuni casi l’alluce arriva addirittura ad accavallarsi con il secondo e persino con il terzo dito.

L’alluce valgo è una malformazione tipica dell’età adulta, ma può verificarsi anche nei soggetti più giovani e, in alcuni casi, anche se molto raramente, viene riscontrata anche nei neonati; peraltro, dai dati più recenti si è osservato una notevole diminuzione dell’età media di coloro che sono colpiti dalla deformità in questione. Sono i soggetti di sesso femminile quelli maggiormente interessati dal problema (10 volte più dei maschi).

La terapia varia a secondo della gravità, potrà essere conservativa negli stadi iniziali o chirurgica in quelli più evoluti con correzioni che vengono eseguite sia a cielo aperto che con tecnica mininvasiva , nel nostro reparto eseguiamo entrambe le tecniche.

 

 

Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre 2024