Per eventuali segnalazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico
Consulta Wikivaccini il sito di Regione Lombardia dedicato alle vaccinazioni
Per eventuali segnalazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico
Per informazioni inviare una mail ai seguenti indirizzi:
Centri vaccinali di Nozza di Vestone, Gavardo, Gargnano | |
Centro vaccinale di Desenzano | |
Centri vaccinali di Montichiari, Calvisano | |
Centri vaccinali di Leno |
La malattia meningococcica è caratterizzata da una serie di gravi manifestazioni cliniche invasive quali: meningite (infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello ed il midollo spinale), sepsi (infezioni del sangue), polmoniti (infezione dei polmoni) ed altri quadri clinici nei quali il batterio Meningococco (Neisseria Meningitidis) viene isolato in parti del corpo normalmente “sterili” (caratterizzate cioè da assenza di germi). Altri agenti che possono causare la meningite sono il batterio Streptococcus pneumoniae (pneumococco) ed il batterio Haemophilus influenzae.
Attualmente, con diverse lettere dell’alfabeto, sono stati identificati tredici tipi (sierogruppi) di Meningococco, tra i quali cinque: A, B, C, Y, W135, sono i responsabili del maggior numero di casi nel mondo. I sierogruppi B e C sono quelli che circolano più frequentemente in Italia.
Chiunque può contrarre la malattia da Meningococco, anche se esistono alcune specifiche categorie di persone maggiormente a rischio, tra cui:
Il Meningococco è un batterio che si localizza transitoriamente a livello del rinofaringe in circa il 20% di adolescenti e adulti (portatori sani) senza causare malattia. La malattia si trasmette da persona a persona attraverso le vie aeree superiori tramite le goccioline di saliva e le secrezioni nasali che possono essere disperse con la tosse, con gli starnuti o mentre si parla a distanza molto ravvicinata (50-70 cm) e per molto tempo. La meningite può essere trasmessa solo alle persone che hanno avuto un contatto stretto e prolungato con un malato (portatore del batterio) nei 10 giorni precedenti l’inizio dei sintomi oppure con un portatore sano peraltro asintomatico.
Per contatto stretto si intendono, per esempio, i normali contatti tra compagni di classe, i conviventi, chi ha dormito o mangiato nella stessa casa, chi ha avuto contatti con la saliva del malato (baci con scambio di saliva, posate, stoviglie e spazzolini da denti condivisi).
Anche la frequentazione di ambienti molto affollati e chiusi, per esempio, discoteche, caserme, collegi, dormitori, comunità in genere, dove è presente una persona infetta (portatore sano) può favorire il contagio. Il rischio di diffusione nella scuola è basso/molto basso. Al momento non sono noti motivi che causano il passaggio dal rinofaringe all’interno dell’organismo con le conseguenti gravi manifestazioni cliniche, per cui è importante essere vaccinati in quanto solo gli anticorpi possono impedire al Meningococco di localizzarsi nel rinofaringe e lo combattono impedendone l’ingresso nell’organismo. Una diminuzione delle difese immunitarie dell’ospite può favorire l’insorgenza della malattia. Il periodo di contagiosità dura finché il Meningococco è presente nelle secrezioni nasali e faringee in assenza di terapia antibiotica.
Il periodo di incubazione tra l’infezione e malattia varia tra 1 a 10 giorni, ma di solito è meno di 4 giorni.
Nella fase iniziale i sintomi tipici della meningite sono: irrigidimento della parte posteriore del collo (rigidità nucale), febbre alta, mal di testa, nausea o vomito, alterazione del livello di coscienza, convulsioni.
I neonati risultano essere particolarmente a rischio con sintomi atipici (pianto continuo, irritabilità, sonnolenza, scarso appetito e vomito) che non permettono di fare una diagnosi rapida.
La percentuale di mortalità della malattia meningococcica varia tra il 10% ed il 15% e risulta essere leggermente più alta negli adolescenti. Una percentuale di soggetti che si ammalano e sopravvivono (variabile tra 11% e 19%) presenta una serie di gravi e permanenti esiti quali perdita di udito, disabilità neurologica, amputazione degli arti, cicatrici cutanee deturpanti.
La vaccinazione è tra le armi più valide per prevenire la meningite da Meningococco. A tutt’oggi abbiamo a disposizione una serie di vaccini che ci possono proteggere contro le infezioni meningococciche causate esclusivamente dai seguenti sierogruppi A, B, C, Y, W135.
Esistono due tipi di vaccino anti-meningococco:
E’ possibile accedere, alle fasce d’età non incluse nell’offerta gratuita, a tutte le vaccinazioni contro il Meningococco (tutti i ceppi A/B/C/W/Y) per la protezione individuale, con la formula del co-pagamento.
Dal momento che il Meningococco risulta essere particolarmente fragile fuori dall’organismo umano ed altamente sensibile alle variazioni di temperatura e all’essiccamento, è possibile contrastare la sua diffusione anche attraverso una serie di misure preventive quali ad esempio lavaggio delle mani con cura, periodica sanificazione ambientale con i normali detersivi in commercio, prolungata aerazione degli ambienti, ecc.
La prenotazione delle vaccinazioni si effettua tramite il numero 030.9037.333
dal lunedì al venerdì (non festivi) dalle ore 10.00 alle 16.00
Quanto costa
Il costo a carico del cittadino varia a seconda del vaccino richiesto ed è pari al prezzo di acquisto sostenuto da Regione Lombardia più il costo di somministrazione:
Comuni di riferimento dell’ASST del Garda:
Bedizzole, Calvagese della Riviera, Desenzano del Garda, Lonato, Moniga del Garda, Padenghe sul Garda, Pozzolengo, Sirmione, Soiano del Lago, Agnosine, Anfo, Bagolino, Barghe, Bione, Capovalle, Casto, Gavardo, Idro, Lavenone, Mura, Muscoline, Odolo, Paitone, Pertica Alta, Pertica Bassa, Preseglie, Prevalle, Provaglio Val Sabbia, Roe’ Volciano, Sabbio Chiese, Serle, Treviso Bresciano, Vallio Terme, Vestone, Villanuova Sul Clisi, Vobarno, Gardone Riviera, Gargnano, Limone sul Garda, Magasa, Manerba del Garda, Polpenazze del Garda, Puegnago del Garda, Salo’, San Felice del Benaco, Tignale, Toscolano Maderno, Tremosine, Valvestino, Alfianello, Bagnolo Mella, Bassano Bresciano, Cigole, Fiesse, Gambara, Ghedi, Gottolengo, Isorella, Leno, Manerbio, Milzano, Offlaga, Pavone Mella, Pontevico, Pralboino, San Gervasio Bresciano, Seniga, Verolanuova, Verolavecchia, Acquafredda, Calcinato, Calvisano, Carpenedolo, Montichiari, Remedello, Visano.
Decreto legge 7 giugno 2017, n.73, convertito con modificazioni dalla legge 31 luglio 2017, n.119 (GU Serie Generale n.182 del 05.08.2017). Per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni, sulla base delle specifiche indicazioni previste dal Calendario Vaccinale Nazionale per ciascun anno di nascita, la nuova normativa prevede l’obbligo delle seguenti vaccinazioni:
In pratica sono obbligatorie:
Sono esonerati dall’obbligo di vaccinazione esclusivamente i minori:
Entrambe le condizioni dovranno essere attestate dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera Scelta,
Tutte le vaccinazioni obbligatorie sono gratuite, in relazione all’anno di nascita per il quale è previsto l’obbligo.
Per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni, inoltre, sono fortemente raccomandate, con offerta attiva e gratuita, le seguenti vaccinazioni:
a) anti-pneumococcica;
b) anti-meningococcica C, A, W, Y;
nonché, dai nati del 2017:
c) anti-meningococcica B;
d) e anti-rotavirus
nonché dai nati del 2006:
e) papillomavirus
Ulteriori informazioni sulle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate sono disponibili su:
Le vaccinazioni nell’infanzia costituiscono il primo intervento preventivo per proteggere il bambino contro pericolose malattie infettive. I vaccini, infatti, combattono malattie infettive molto pericolose per le quali non esiste una terapia efficace oppure malattie che possono essere causa di gravi complicanze.
La vaccinazione del bambino garantisce una protezione individuale, ma anche globale della popolazione in generale in quanto contrasta la diffusione delle malattie infettive su larga scala. Voler approfondire la tematica delle vaccinazioni è un diritto fondamentale e costituisce inoltre un’importante opportunità per migliorare la qualità e l’efficacia dei Servizi vaccinali.
Ormai da alcuni decenni nel nostro Paese si è scelto di rendere obbligatorie per tutti i bambini quattro vaccinazioni (dagli anni ’50 e ’60 per anti-Difterite, anti-Tetano ed anti-Poliomielite e dai primi anni ’90 per anti-Epatite B) con l’obiettivo di tenere strettamente sotto controllo alcune malattie molto gravi e diffuse ed eliminarle progressivamente. Esistono poi altre vaccinazioni che si sono rese disponibili negli anni e che, anche se non obbligatorie, vengono comunque vivamente consigliate.
Il Ministero della Salute già dalla prima metà degli anni 2000 ha previsto la possibilità per le Regioni di superare l’obbligatorietà vaccinale qualora la Sanità Pubblica regionale dimostri di sapere verificare con immediatezza sia l’adesione alle vaccinazioni (e le conseguenti coperture immunitarie di popolazione) che la diffusione delle malattie infettive contro cui sono rivolti i singoli vaccini.
Questa capacità di verifica costante è stata dimostrata da anni in Regione Lombardia ed è stata monitorata con attenzione tanto da consentire alla Regione di chiedere ed ottenere dai Tribunali dei Minori la trasformazione dell’obbligo vaccinale in “forte raccomandazione”. Questo significa che, a differenza di quanto succedeva in passato, nessuna particolare sanzione è prevista per la mancata vaccinazione, a patto però che i genitori abbiano accettato di sottoscrivere un “consenso informato alla vaccinazione” (facendo sottoporre il figlio alla vaccinazione stessa) o un “dissenso informato alla vaccinazione” che comporta l’invito alla vaccinazione fatto direttamente al figlio una volta maggiorenne.
A tutela della salute pubblica è, comunque, previsto il ritorno all’obbligo solo nel caso le attuali buone coperture vaccinali di popolazione (superiori al 95%) dovessero calare (avvicinandosi al 90%) rendendo così di nuovo ipotizzabili epidemie a causa del mancato effetto di “immunità di gregge”. Solo in questo caso l’obbligo di vaccinazione con le relative sanzioni verrebbe ripristinato.
Fatte queste precisazioni, dal 2010 le quattro vaccinazioni per cui era previsto l’obbligo vengono promosse come le rimanenti vaccinazioni (anti-Meningite da Emofilo, anti-Pertosse, anti-Morbillo, anti-Parotite epidemica, anti-Rosolia, anti-Varicella, anti-Meningococco C, anti-Pneumococchi ed anti-Papillomavirus), che impropriamente sono definite facoltative, ma che in realtà sono “fortemente raccomandate” quanto le quattro in precedenza obbligatorie. La procedura per tutte è quella del “consenso o dissenso informato”.
In tale nuovo contesto, col tempo, è diventato necessario avere a disposizione prodotti vaccinali che, con il minor numero possibile di iniezioni, siano in grado di stimolare tutte le difese immunitarie “fortemente raccomandate” nell’infanzia e nei primi periodi di accesso nelle comunità sociali extra-familiari.
Di regola, il ciclo delle vaccinazioni inizia durante il terzo mese di vita (dal 61° al 90° giorno). Infatti da questa età il bambino, seguendo regolarmente il calendario vaccinale, ha il tempo necessario peri costruirsi valide difese contro le malattie per le quali è stato vaccinato. In questo modo, negli anni di vita successivi, quando i suoi contatti sociali saranno intensificati, riuscirà a non ammalarsi, anche se si troverà esposto al rischio di contagio.
ETA’ | 0-30 gg | 3° Mese | 5° Mese | 6° Mese | 7° Mese | 11°-13° Mese | 13°-15° Mese | 6° Anno | 12° Anno | 16° Anno |
VACCINI | ||||||||||
Antipolio (IPV) | IPV | IPV | IPV | IPV |
dTpa IPV |
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Antidifterica-tetanica-pertossica acellulare (DTPa) (1) | DTPa | DTPa | DTPa | DTPa | ||||||
Antiepatite virale B (EpB) | EpB | EpB | EpB | EpB | ||||||
Haemophilus influenzae tipo b (Hib) | Hib | Hib | Hib | |||||||
Pneumococco (PCV) (2) | PCV | PCV | PCV | |||||||
Morbillo, Parotite, Rosolia Varicella (MPRV) | MPRV | |||||||||
Morbillo, Parotite, Rosolia (MPR) | MPR | |||||||||
Meningococco C (MEN C) | MEN C (4) | |||||||||
Meningococco (MEN ACWY) | MEN ACWY |
|||||||||
Meningococco B (MEN B) | MEN B | MEN B | MEN B | |||||||
Papillomavirus (HPV) | HPV | |||||||||
Rotavirus | Rotavirus (2 o 3 dosi in relazione al tipo di vaccino) |
IPV = vaccino antipolio inattivato
Ep B = vaccino contro il virus dell’epatite B
Hib = Vaccino contro le infezioni invasive da Haemophilus influenzae tipo b
DTPa = vaccino antidifterite-tetano-pertosse acellulare
dTpa = vaccino antidifterite-tetano-pertosse acellulare, formulazione per adulti
dTpa-IPV = vaccino antidifterite-tetano-pertosse acellulare e polio inattivato, formulazione per adulti
MPRV = Vaccino tetravalente per morbillo, parotite, rosolia, varicella
MPR = Vaccino trivalente per morbillo, parotite, rosolia
PCV = Vaccino pneumococcico coniugato
MenC = Vaccino contro il meningococco C coniugato
MenB = Vaccino contro il meningococco B
Men ACWY = Vaccino contro il meningococco ACWY
HPV = Vaccino contro i papillomavirus
Rotavirus = Vaccino contro i rotavirus
Al momento della vaccinazione è fondamentale riferire al medico vaccinatore la storia sanitaria del bambino e della famiglia; in questo modo potranno essere individuati i rari casi in cui occorre rinviare le vaccinazioni e quelli, ancor più rari, in cui non è possibile somministrare determinati vaccini. Così facendo, il rischio di danni conseguenti a vaccini è davvero minimo. In casi speciali si potrà seguire un programma vaccinale particolare.
Le vere controindicazioni sono poche, molto ben definite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e fatte proprie dal Ministero della Sanità nel 1991:
Sarà comunque di volta in volta il medico responsabile della vaccinazione che, valutate le motivazioni di carattere sanitario presentate dall’interessato, deciderà sull’opportunità di eseguire la vaccinazione stessa.
Si, anche se sono generalmente lievi, di breve durata e a rapida risoluzione. Possono essere:
I vaccinati devono rimanere in osservazione per possibile comparsa di reazioni allergiche per circa 30 minuti dopo la somministrazione del/i vaccino/i.
Vi sono reazioni specifiche alle singole vaccinazioni e solo eccezionalmente si possono verificare complicanze molto gravi (vedi nella parte dedicata alle singole vaccinazioni).
Per queste evenienze eccezionali è stato previsto con la legge 25/2/1992 n° 210 un indennizzo, da parte dello Stato, per i soggetti con danni permanenti a causa di terapie con emoderivati e sieri o a causa delle vaccinazioni obbligatorie.
Se la febbre supera i 38,5°C rettale è opportuno che venga trattata con un antifebbrile per uso pediatrico (prodotti a base di paracetamolo) alle dosi consigliate.
Il gonfiore, l’arrossamento, il dolore locali possono essere affrontati nelle prime ore con l’applicazione di ghiaccio o di panni bagnati freddi per ridurre l’infiammazione.
Non c’è da preoccuparsi se nel punto di iniezione si forma un piccolo nodulo non dolente, è la prova che la vaccinazione sta agendo efficacemente e in genere si risolve spontaneamente entro qualche settimana.
Se queste reazioni persistono nonostante gli accorgimenti consigliati, oppure se si manifestano reazioni più gravi, è necessario rivolgersi prontamente al proprio pediatra o al medico vaccinatore
Informazioni dettagliate potranno essere fornite dal personale dei Centri Vaccinali per le attività vaccinali e dal medico o pediatra di fiducia. Anche i Consultori Familiari e i Consultori Pediatrici possono dare utili indicazioni in merito.
Vaccinazioni per specifiche categorie a rischio:
A chi è consigliata?
Da età > 2 mesi in soggetti affetti da patologie a rischio e soggetti nella coorte dei 65 anni di età e nelle coorti di recupero a partire dai nati nel 1952.
Condizioni di rischio:
Una dose di Antipneumococco coniugato 20 valente + 1 dose di vaccino polisaccaridico 23 valente dopo 12 mesi (a discrezione del medico).
A chi è consigliata?
Antimeningococco B
Soggetti di età superiore a 2 mesi affetti da condizioni di rischio
Antimeningococco ACW135Y coniugato
Soggetti di età superiore a 2 mesi affetti da condizioni di rischio
Condizioni di rischio:
A chi è consigliata?
Soggetti suscettibili di età superiore a 12 mesi a rischio e a particolari gruppi di soggetti sani
Condizioni di rischio:
Si raccomanda la vaccinazione di soggetti suscettibili conviventi con persone affette da immunodepressione severa, allo scopo di proteggere al meglio questi soggetti ad elevato rischio, in quanto per essi non è raccomandata la somministrazione di vaccini vivi attenuati.
Di seguito le categorie ascrivibili alla classe di “severità” di immunodepressione:
La condizione di suscettibilità viene definita in base al ricordo anamnestico di pregressa malattia, senza necessità di test sierologici di conferma.
Inoltre la vaccinazione è indicata nei soggetti suscettibili conviventi con gravide o puerpere e donne in età fertile che non hanno documentazione di vaccinazione o di storria naturale di malattia (procrastinando la possibilità di intraprendere la gravidanza per un mese)
La vaccinazione viene inoltre offerta ai seguenti soggetti con anamnesi negativa per varicella:
A chi è consigliata?
Il vaccino è disponibile per tutti coloro che lo richiedono, in particolare per le categorie a rischio
Condizioni di rischio:
Si raccomanda la vaccinazione di soggetti suscettibili conviventi con persone affette da immunodepressione severa, allo scopo di proteggere al meglio questi soggetti ad elevato rischio, in quanto per essi non è raccomandata la somministrazione di vaccini vivi attenuati.
A chi è consigliata?
Condizioni di rischio:
A chi è consigliata?
Soggetti a rischio
Condizioni di rischio:
A chi è consigliata?
Categorie a rischio
Condizioni di rischio:
A chi è consigliata?
Categorie a rischio
Condizioni di rischio:
A chi è consigliata?
Categorie a rischio
Condizioni di rischio:
A chi è consigliata?
In prima istanza ai cittadini di età superiore ai 18 anni con le seguenti condizioni di rischio:
La vaccinazione è inoltre offerta ai cittadini che compiono nell’anno i 65 anni di età a partire dai nati nell’anno 1952.
Vaccinazione antitetanica
È importante che tutta la popolazione, indipendentemente dal lavoro svolto, sia “coperta” dalla vaccinazione antitetanica. Il richiamo si effettua ogni 10 anni.
Vaccinazione antidifterica
Mantenere un alto numero di soggetti anche adulti vaccinati contro la difterite permette di evitare possibili epidemie come si è verificato anche recentemente nei paesi dell’est dell’Europa.
Esiste un vaccino contro difterite e tetano (vaccino dT) che, per la sua formulazione, è utilizzato per proteggere adulti o bambini al di sopra dei sette anni raccomandato anche nell’occasione dei richiami di antitetanica per rafforzare contemporaneamente le difese immunitarie contro il tetano e la difterite.
E’ consigliata, in base alle indicazioni ministeriali, la vaccinazione contro difterite-tetano-pertosse nella formulazione per adulti.
Vaccinazione antiepatite B
È fortemente raccomandata per alcune categorie, definite con apposito decreto del ministero della Sanità, a rischio di infezione:
Serve la Tessera delle vaccinazioni già eseguite (se disponibile), il consenso firmato dal genitore o dal tutore per i minori di anni 18. E’ opportuno conservare il tesserino attestante le vaccinazioni effettuate, anche nel caso queste risalgano a molto tempo prima, presentandolo al Pronto Soccorso o all’Ufficio Vaccinazioni delle ASST in caso di richiami
Vaccinazione Antinfluenzale
La vaccinazione contro l’influenza è fortemente raccomandata per tutti i soggetti di età superiore ai 64 anni e per le persone con più di sei mesi di vita affette da alcune patologie (es. diabete, malattie croniche polmonari, renali, ecc.)
Le vaccinazioni sono uno strumento di promozione della salute della donna in età fertile, in previsione e durante la gravidanza, che proteggono lei e il nascituro da alcune specifiche patologie infettive.
In particolare la gravidanza è una delle condizioni più comuni che può beneficiare delle vaccinazioni, come sottolineato dal Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2017 – 2019.
Vaccinazioni in età fertile
Alcune malattie possono incidere negativamente sulla fertilità o avere conseguenze sull’esito di una gravidanza, pertanto nelle donne in età fertile sono indicate le vaccinazioni contro morbillo, parotite, rosolia, varicella e papilloma virus (HPV). Importante è anche il richiamo ogni dieci anni della vaccinazione contro difterite, tetano e pertosse.
E’ prevista l’offerta gratuita del vaccino HPV (anti papilloma) alle donne di 25 anni di età fino al compimento dei 26 anni che non si sono sottoposte a questa vaccinazione entro i 15 anni, pertanto le donne a partire dai 25 anni di età, non vaccinate per HPV, possono prenotare tale vaccinazione con le modalità sotto indicate.
CENTRO VACCINALE | TELEFONO
dal lunedì al venerdì ore 9.00 – 11.00 |
INDIRIZZO EMAIL | ACCESSO DIRETTO |
NOZZA DI VESTONE
Via Reverberi 2 |
030.9116525 | dal lunedì al venerdì ore 11.00 – 12.30 | |
GAVARDO
Via A. Gosa 74 c/o Ospedale |
030.9116771 | dal lunedì al venerdì ore 11.00 – 12.30 | |
DESENZANO
|
030.9116727 | dal lunedì al venerdì ore 11.00 – 12.30 | |
MONTICHIARI
Via Falcone 18 |
030.9116248 | dal lunedì al venerdì ore 11.00 – 12.30 | |
LENO
Via Donatori di Sangue 1 c/o presso Ospedale |
030.9116408 | dal lunedì al venerdì ore 11.00 – 12.30 |
La sede, data ed ora della somministrazione della vaccinazione prenotata, verrà comunicata all’interessata all’atto della prenotazione stessa
Vaccinazioni in gravidanza
La somministrazione di vaccini vivi e attenuati in gravidanza è controindicata: morbillo-parotite-rosolia MPR, varicella, zoster, anche la vaccinazione con HPV è sconsigliata.
E’ raccomandata la vaccinazione antinfluenzale all’inizio della stagione epidemica dell’influenza alle donne che si trovino al secondo o terzo trimestre di gravidanza. Di grande rilievo è la vaccinazione dTpa durante ogni gravidanza, anche se la donna è già stata vaccinata o sia in regola con i richiami decennali. Infatti la pertosse contratta nei primi mesi di vita può essere molto grave o persino mortale, la fonte di infezione è frequentemente la madre. Per tali motivi vaccinare la madre nelle ultime settimane di gravidanza (periodo raccomandato è il terzo trimestre di gravidanza, intorno alla 28 settimana) consente il trasferimento passivo di anticorpi in grado di proteggere il neonato fino alla vaccinazione.
Vaccinazioni nel puerperio
In previsione di una gravidanza o nel puerperio, è importante e necessario che le donne in età fertile siano protette nei confronti del morbillo-parotite-rosolia (MPR) e della varicella, dato l’elevato rischio, per il nascituro, derivanti dalle infezioni materna durante la gravidanza, specie se si verifica nelle prime settimane di gestazione. Per la varicella contratta nell’immediato periodo pre-parto, il rischio, oltre che per il nascituro, può essere molto grave anche per la madre.
Tabella riassuntiva
Vaccinazioni in età fertile | Note | |
Raccomandate | MPR e varicella | Se non vaccinata e anamnesticamente negativa anche a solo una delle malattie indicate. Ritardare la gravidanza di 4 settimane dopo la vaccinazione |
dTpa | Richiamo ogni 10 anni | |
HPV | Prima dell’inizio dell’attività sessuale, intorno al 12° anno d’età. La vaccinazione è raccomandata anche se non effettuata nella fascia d’età indicata | |
Vaccinazioni in gravidanza | ||
Raccomandate | dTpa, influenza inattivato | Idealmente intorno alla 28° settimana e ad ogni gravidanza |
Controindicate | vaccini vivi attenuati (MPR, Varicella, zoster), BCG, encefalite giapponese | Vaccini MPR, Varicella, zoster se somministrati non comportano indicazioni all’interruzione volontaria di gravidanza |
Non raccomandate per dati non disponibili |
HPV, Tifo orale (se necessario, preferire la formulazione a subunità iniettabile), pneumococco |
Se somministrate non comportano indicazioni all’interruzione volontaria di gravidanza |
Possibili se beneficio maggiore del rischio |
Epatite A, epatite B, IPV, meningococco, TBE, rabbia, colera, febbre gialla | Se somministrate non comportano indicazioni all’interruzione volontaria di gravidanza |
Vaccinazioni nel puerperio | ||
Raccomandate | MPR e varicella | Se la donna non è stata vaccinata e se anamnesticamente negativa anche solo a una delle malattie elencate |
dTpa | Se la donna non è stata vaccinata durante la gravidanza. In tale evenienza è altresì opportuna la vaccinazione dei contatti stretti |
OFFERTA VACCINAZIONI IN CO-PAGAMENTO
Oltre alle vaccinazioni previste dal Piano Regionale di Prevenzione Vaccinale (PRPV) è possibile, per un cittadino, rivolgersi al Centro Vaccinale per l’attivazione dell’offerta in co-pagamento – ai fini della prevenzione individuale – per ottenere tutte le vaccinazioni per le quali l’offerta vaccinale non è ricompresa in quella gratuita prevista dai Livelli Essenziali di Assistenza (calendario vaccinale e offerta per le categorie a rischio), l’elenco delle vaccinazioni offerte con il costo complessivo sono pubblicate nel sito web (scarica qui l’allegato Elenco Tariffe offerta in co-pagamento)
L’offerta delle vaccinazioni in co-pagamento avviene rispettando le seguenti modalità organizzative:
Per prenotare le vaccinazioni in co-pagamento chiamare il numero 030.9037.333 da lunedì a venerdì (non festivi) dalle ore 10:00 alle ore 16:00
Nell’allegato sono riportati le tipologie di vaccini richiedibili in co-pagamento (scarica qui l’allegato Tabella per vaccinazioni in co-pagamento)
Se state pianificando un viaggio all’estero potreste necessitare di vaccinazioni o informazioni specifiche a seconda della destinazione prescelta. Presso l’ambulatorio è possibile effettuare le principali vaccinazioni per il viaggiatore internazionale, con le relative certificazioni, e ricevere le raccomandazioni e le prescrizioni del caso.
A chi si reca all’estero per motivi di turismo, lavoro, volontariato, ecc., vengono offerte le seguenti prestazioni:
L’accesso all’ambulatorio è su appuntamento e si consiglia di prenotare almeno 30 giorni prima della data di partenza.
Il counseling e le vaccinazioni sono a pagamento (scarica qui l’elenco delle tariffe)
Il costo del counseling non è dovuto per le seguenti categorie:
In caso di famiglie o gruppi il costo del counseling viene applicato una sola volta fino a 3 adulti se gli appuntamenti sono prenotati in sequenza nella stessa giornata.
La prenotazione è effettuabile online su PrenotaSalute (www.prenotasalute.regione.lombardia.it)
oppure TELEFONICAMENTE, attraverso il CONTACT CENTER REGIONALE
da LINEA FISSA: al numero verde gratuito 800.638.638
da RETE MOBILE: al numero 02.99.95.99 (a pagamento, al costo previsto dal proprio piano tariffario) Orari: dal LUNEDI’ al SABATO dalle ore 8:00 alle ore 20:00, esclusi i festivi
o chiamando ASST GARDA al numero 030 90.37.333 (da LUNEDI’ a VENERDI - escluso i festivi - dalle ore 10:00 alle ore 16:00).
Gli importi sono soggetti ad aggiornamenti periodici.
Scarica la brochure Counseling viaggi internazionali
Maggiori informazioni sulle vaccinazioni internazionali sul sito del Ministero della Salute